Indubbiamente, è uno dei personaggi più interessanti fra quelli che hanno attraversato il panorama musicale italiano degli ultimi quarant’anni e
più. Nada Malanima (in arte semplicemente Nada) è una toscana che, come la gente della sua terra, ha spesso messo in mostra il suo carattere forte e idee ben precise. Nonostante il grande successo commerciale registrato all’età di soli sedici anni dopo la partecipazione al Festival di Sanremo ‘69 con il brano Ma che freddo fa (con i Rokes nella doppia esecuzione), ha continuato per pochi anni su quella scia per entrare poi molto presto nel mondo della canzone d’autore grazie anche al suo conterraneo Piero Ciampi, del quale incise il superbo album Ho scoperto che esisto anch’io, composto attingendo nel repertorio del cantautore livornese. La collaborazione con altri personaggi innovativi in quell’ambito (Antonello Venditti, Riccardo Cocciante, Paolo Conte, Claudio Baglioni) consolida le sue scelte anche se il pubblico e il mondo discografico non condividono la svolta della cantante. Il ritorno al pop, avvenuto sul finire degli anni ’70 porta nuovi successi grazie anche alla collaborazione con Mauro Lusini (toscano come lei e autore della famosa C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, successo di Gianni Morandi).
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