Nel numero scorso Natale Massara ci ha parlato lungamente dei Ribelli, il gruppo nel quale ha militato per circa sedici anni. Ora la simpatica conversazione si sposta verso le tante collaborazioni che il Maestro ha avuto dopo, tra cui Lucio battisti, Mia Martini, Milva, Mina, Rita Pavone e Rettore. Molti e significativi sono gli aneddoti a riguardo di questi importanti artisti in un momento in cui il nostro pop era sicuramente più splendente di oggi.
Nel’71 sono arrivati due album solisti per te, Politica e Amore giovane; che tipo di esperienza è stata? Le mie prime esperienze come arrangiatore (Ribelli a parte perché suonavo ancora nel gruppo) sono del 1968 con Gian Pieretti, Felicità felicità (Cantagiro). Nel 1969 la Ricordi mi propone di andare a dirigere l’Orchestra al Festival di Sanremo con Wilma Goich (Baci, baci, baci), poi nel 1970 gli stessi dirigenti, fra i quali Lucio Salvini allora direttore generale, decidono di scritturarmi anche come arrangiatore e direttore d’orchestra, parallelamente al contratto come compositore con le Edizioni Ricordi, il cui direttore generale era Federico Monti Arduini (Il Guardiano del Faro).
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