Palepoli, a distanza di quasi mezzo secolo, a detta dei critici, nonché degli intenditori e del pubblico, rappresenta uno dei cinque vertici del progressive rock italiano.
Palepoli è un concept, l’unico dei tempi che univa musica e teatro, e forse anche l’unico che si discostava dal sound tipico dell’anglo-prog per un minor uso del moog e che più si avvicinava alla tradizione mediterranea, nello specifico napoletana. Palepoli fu certamente il vertice della produzione degli Osanna, gruppo ancora in attività per merito del tastierista e cantante Lino Vairetti. Certamente furono primi in Italia ad usare il travestimento nei concerti, mutuato dalla Commedia dell’Arte, forse anche prima dei Genesis di Peter Gabriel, giacchè anche come Città Frontale non disdegnavano farlo.
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