Ho sognato pecore elettriche / I Dreamed Of Electric Sheep è il nuovo disco della PFM. Ragionando sulla nuova condizione umana dentro un suono guidato da alte vedute progressive.
Non so mai bene da dove cominciare per parlare di un disco della PFM. Impossibile avventurarsi consultando una mappa che alla fine, una mappa che sia una, con loro non esiste e non ha neanche troppo senso. Non fa parte del loro mondo l’abitudine di etichettare e di seguire sentieri stabiliti, non fa parte del loro modo di stare al mondo questa fretta estetica di concepire il suono e le sue forme dentro soluzioni politicamente corrette. Matematicamente invece sì, è doveroso rispettarne il tempo, com’è importante rispettare il tempo della nostra vita. Anche oggi vivo tatuaggi emozionali, ma questo disco vede la musica e le partiture nuove come vestiti al servizio delle liriche, parole scelte e seminate con cura a tessere una pesante denuncia allo stato di cose della società moderna.
Scarica un estratto in PDF
Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…
Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…
È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…
Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…
Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…
Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…