L’appuntamento per l’intervista è a casa di Mauro (Coruzzi) in una zona molto tranquilla subito a nord di Milano, la Maggiolina. Villette e giardini come in provincia, perché lui si sente “una di provincia”. L’appartamento, a piano terra, è molto tecnico. La tivù è enorme, come pure il tapis roulant! In aria, anzi in ballo, c’è un bellissimo pezzo, Io sono una finestra, composto da Grazia Di Michele che è piaciuto tanto a Carlo Conti.
Mi hai portato dei fiori? Ma non sono mica morta! Prendili tu, Stefania (esclama rivolta alla sua assistente tuttofare, “indispensabile”, per dirla con lui).
Dato che chissà, potresti accingerti a calcare il palco(scenico) di Sanremo, mi piacerebbe parlare proprio con te, delle icone della musica italiana. Anni fa, era il 2005, la commedia si chiamava Bigodini, recitavi insieme a Benedetta (Crocco Mazzini) e definivi Mina con un cerchio e Nicoletta (Patty Pravo) con un triangolo. Cosa volevi dire esattamente?
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