Il concerto celebra i 50 anni di uno di gruppi musicali più longevi d’Italia che, a distanza di mezzo secolo dalla sua fondazione, raccoglie ancora successi e riesce a realizzare un live degno delle più acclamate band internazionali.
I Pooh non sono solo un gruppo musicale, essi hanno rappresentato, negli anni in cui la musica italiana è stata surclassata dagli stranieri, la voglia di una nazione intera di reagire allo strapotere anglo-americano nell’esprimere generi musicali, tanto che riascoltando la loro storia si riavvolge il nastro di intere generazioni di italiani. La domanda che continuava a rimbalzare in redazione nei giorni precedenti al concerto era sempre la stessa… “ è solo la partecipazione ad un evento celebrativo o anche l’occasione per ascoltare della buona musica dal vivo?”. Partiamo da alcuni presupposti fondamentali. Questo tour è certamente un evento e gli ingredienti per esserlo ci sono tutti: la celebrazione dei 50 anni e non è poco, Stefano D’Orazio nuovamente seduto dietro la sua grande batteria e, udite, udite, niente meno che Riccardo Fogli di nuovo nel gruppo.
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