Quest’anno ricorrono i cinquant’anni di carriera di uno dei nostri cantautori più colti e sensibili, Roberto Vecchioni. Amato da un pubblico eterogeneo oltre che daicritici, è già nella storia della nostra musica d’autore con brani come Luci a San Siro, o la più nota Samarcanda, oltre che autore per altri (Gigliola Cinquetti, i Nuovi Angeli, Betty Curtis, Anna Oxa, Patty Pravo). Nel 2011 ha vinto il Festival di Sanremo con la struggente Chiamami ancora amore.
Ma pochi forse sanno che il suo esordio discografico non avvenne nel 1968, quando per la Durium incise il suo primo disco solista, il 45 giri La pioggia e il parco (rimasto anch’esso nel dimenticatoio), bensì due anni prima all’interno di
un complesso beat denominato Pop Seven.
Scarica un estratto in PDF
Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…
Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…
È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…
Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…
Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…
Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…