Qualcuno prima o poi avrebbe dovuto riaccendere il sacro fuoco della follia! – dice Renato Zero nel presentare il suo nuovo lavoro Zero il folle – Una follia bella. Sana. Contagiosa! In un mondo non più tondo, ma troppo quadrato ed impostato. Io sono folle dal 30 settembre del 1950. E da allora non ho mai smesso di esercitare “la professione”.
E continua: “Grazie anticipatamente a chi mi offrirà ancora stupore e nuovi spunti per il mio diario di bordo. A chi insomma, riaccenderà la “miccia”. La rivoluzione è possibile e necessaria ogni santo giorno. Le mie canzoni sono numerose da sempre… Sono certo perciò che il mondo grazie a quelli come noi ritornerà a girare con fantasia ed eccentricità! E fissatevelo bene in mente: la vita bacia i folli!!!” Zero il folle è stato pubblicato proprio nel giorno del suo compleanno. Un album che ci riporta al miglior Zero, quello dissacrante e ironico, ma anche intimo e riflessivo. Realizzato a Londra con la produzione e gli arrangiamenti di Trevor Horn (produttore di Paul McCartney, Robbie Williams, Rod Stewart e altri) con il quale Renato aveva già collaborato sei anni fa, nel 2013, per la realizzazione dell’album Amo. Il disco si presenta con una veste grafica a libretto molto curata e vede all’interno testi e foto delle tante facce dell’artista.
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