Le canzoni più belle del suo repertorio che ci hanno accompagnato in più di tre decenni riproposte in ordine cronologico, oltre a vari brani tra rarità assolute, cover, duetti e i migliori brani tratti dai suoi musical per la prima volta incise in versione “voce e pianoforte”. Il risultato è Sulle labbra e nel pensiero, una quadrupla antologia che racchiude 70 canzoni scelte personalmente da Riccardo Cocciante.
Ci incontriamo all’Hermitage, un lussuoso hotel, a pochi passi da via Paolo Sarpi, la Chinatown di Milano. Riccardo appare rilassato e contento di questa operazione discografica, che dice lui, servirà a farlo conoscere ai più giovani che non hanno avuto la fortuna di condividere con lui le emozioni dei gloriosi anni Settanta e Ottanta.
Ci parli di questo bellissimo best e di come possano convivere insieme tutte queste straordinarie canzoni?
Fare un disco, per me, non è soltanto mettere insieme delle canzoni una di seguito all’altra. Quando si facevano i 33 giri c’era un concetto che si voleva esprimere, un percorso che si voleva raccontare. C’era un momento della vita che si voleva “fotografare”. E credo che anche in una raccolta, un the best, si debba avere lo stesso pensiero e usare lo stesso criterio. In questo caso ho voluto fare una specie di biografia. Siccome io non parlo molto bene e non scrivo molto bene, la mia scrittura è la canzone.
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