Musicista colto e raffinato, dal temperamento umile e gentile. In seno ai Pink Floyd, Richard Wright è stato l’antitesi dell’irruento e dispotico Roger Waters diventandone la “vittima” ai tempi della scissione dopo l’uscita di The Wall.
Estromesso dal gruppo e ingaggiato come turnista solo per i concerti, Richard Wright subì l’umiliazione di venire cacciato dagli studi di registrazione da Waters ai tempi di The Final Cut, album che segnerà la divisione di Waters dal resto del gruppo e l’avvio di una lunga azione legale per la paternità del nome Pink Floyd.
“Non ce la faranno mai senza di me” ebbe a dire Roger Waters in un’intervista nel 1984, riferendosi ai compagni dopo la divisione e invece i superstiti ce l’hanno fatta e alla grande e anche Wright fu reintegrato, continuando a collaborare sino alle registrazioni di The Endless River, ultimo lavoro dei Floydin cui il suo nome appare postumo e a cui l’album è dedicato.
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