Degrado morale, volontà di riscatto tra la condizione sociale avversa e il cono d’ombra che nasconde la realtà dell’illusorio benessere inseguito dagli emigranti del Sud nel loro viaggio della speranza, in quella Milano che mostra invece gli aspetti più duri e crudeli di quello che sarà, o potrebbe essere, il loro futuro. Questi gli spietati ingredienti miscelati con rigoroso realismo da Luchino Visconti per uno dei suoi film più importanti il cui fatale messaggio può essere considerato come una parabola dell’umana illusione.
Il dramma dai tratti epici dell’immigrazione verso “rive di altri mari”, costringe i suoi disgraziati protagonisti al totale sradicamento dalle origini e per certi versi, alla perdita dei propri valori che spesso sopravvivono solo in forme blande, travolte o adattate alle nuove necessità e alla dura lotta per sopravvivere. Un tema caro a Visconti che ha sempre avuto un orientamento attento e prediletto verso questo argomento di vita che in Italia ha coinvolto più generazioni e fatto una parte degli ultimi due secoli che coinvolgono la nostra storia.
Scarica un estratto in pdf
Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…
Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…
È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…
Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…
Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…
Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…
View Comments
Good evening Mr Barban,
Could you get in touch with me, please?
http://www.italiansoundtracks.com
Thank you very much,
Wolfgang JAHN