Partiamo dal nome, se gnostico-mitraico, sarebbe l’unione fra l’uomo e Dio per i Persiani, fra bene e male. Oppure l’Eone, il sommo creatore del mondo divino, mentre il Dio del vecchio testamento sarebbe il creatore del mondo terreno, il Demiurgo.
Abraxas (foto 1) corrisponderebbe al primo dei 365 cieli a cui tende l’uomo come racconta anche Hermann Hesse in Demian. Insomma un po’ di spiritualismo nel Santana degli esordi, e anche dopo, non poteva mancare, a partire dal titolo di questo secondo album, quello esploso nel dopo Woodstock che gli aveva dato la notorietà internazionale e che venne superato, nelle vendite, solo da quel Supernatural di fine millennio che riesumò nome e chitarrista.
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