Da quest’ultimo Festival di Sanremo arriva forte la voce di un artista che alla vita restituisce il valore eterno delle piccole cose. Due nuove canzoni e una compilation che raccoglie tutti i suoi successi di una carriera lunga appena 14 anni.
abbi cura di me è una preghiera di vita, una richiesta di protezione, un attestato di fragilità. Ed è con queste parole che ritrovo la letteratura musicale di Simone Cristicchi che all’ultimo Sanremo si trova a gareggiare e a perdere – che parola orrenda a cui abbiamo ridotto la musica e l’arte in genere al cospetto di scritture ben più superficiali e dal peso artistico inesistente. E questo lo dico io, me ne assumo le responsabilità ma credo sia una verità che penso di dover proteggere in qualche modo come a voler salvare quel che l’arte e la musica hanno davvero di sano e di eterno. Simone Cristicchi l’ho sempre ammirato profondamente, come uomo di teatro e come uomo di canzone.
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