Regia di Gillo Pontecorvo, (1960)
L’orrore dei lager nazisti visti attraverso il dramma di una ragazza ebrea che deportata vive la crudele disumanizzazione dei campi di sterminio, sino a diventare essa stessa una feroce aguzzina per poi redimersi per amore e sacrificarsi con un atto di eroismo.
Gillo Pontecorvo, regista del cinema d’impegno storico/politico realizza con il suo stile asciutto un film per certi versi coraggioso, affrontando un tema ancora molto discusso in quegli anni così come i successivi La battaglia di Algeri, Queimada e Ogro. Tuttavia, sembra accondiscendere al romanzato e nella vicenda pur densa di dramma e raccapriccio si percepisce questa stortura che rende gli avvenimenti troppo scontati e dal facile sviluppo. Forse a causa di una sceneggiatura sofferta, difficile; realizzata a quattro mani con l’amico Franco Salinas a cui si deve la storia d’amore tra Edith/Nicole e il prigioniero Sascha (il bravo Laurent Terzieff) e il sacrificio finale della ragazza…
Scarica un estratto in PDF
Fare pop significa avere il dono della sintesi. Poter raggiungere tanto, significa aver seminato dentro…
Non solo una gara canora fra bambini ma una manifestazione entrata nella cultura popolare. Lo…
È il titolo del docufilm appena realizzato dal nostro collaboratore Pierfrancesco Campanella, con molti dei…
Non potevamo mancare al concerto di addio, a Parigi, di un’icona della musica leggera mondiale.…
Con Giorni perduti di Billy Wilder il cinema americano per la prima volta affronta il…
Sceneggiato Rai di successo del 1972 che in cinque puntate narra le reali vicende di…