Monica vitti, nel ruolo della ragazza siciliana disonorata e decisa a lavare l’onta a pistolettate, con questo film lei compie un salto di qualità artistico notevole consacrandosi anche come attrice brillante, dimostrando di possedere una verve comica straordinaria che la pone definitivamente tra i pilastri della commedia all’italiana
Abbandonati i ruoli esistenzialisti connotati dalla incomunicabilità dei controversi lm di Michelangelo Antonioni, l’attrice approda ad un cinema più d’evasione che a partire dal suo divertente episodio nel lm Le bambole rivela insospettabili risvolti comici e grande autoironia che culminano in quel periodo proprio con il ruolo di Assunta Patané, maldestra vendicatrice disonorata de La ragazza con la pistola, il gustosissimo lm di Mario Monicelli che su indicazione del produttore Fausto Saraceni la volle per quel ruolo che pareva quanto mai imbastitole addosso a pennello e che la sua interpretazione ricucì perfettamente e defnitivamente.
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