La vita agra non rientra nei film più considerati e di grande successo del regista Carlo Lizzani, né di ugo Tognazzi, forse a causa del messaggio politico sociale che si cela dietro la superficie apparentemente disincantata della commedia all’italiana, probabilmente prematuro e ancora tutto da capire per l’Italia di quel tempo.
Parabola dal retrogusto amaro sulla rivalsa verso il sistema instaurato dal potere politico ed economico, o meglio del tentativo di opporsi e vendicare un’ingiustizia sociale. La storia narrata dal film riesce invece a far capitolare l’impresa già dal suo approccio con la sottile arma del benessere materiale e dall’inquinamento morale, infiltratosi attraverso una situazione extraconiugale che porta il protagonista a diventare vittima dello stesso sistema che avrebbe voluto violentemente colpire.
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