Creata dieci anni prima, nel ’62, da Ezio Radaelli, la più originale e innovativa manifestazione italiana di musica, il Cantagiro, malgrado gli sforzi organizzativi del patron, nel nuovo decennio conosce il suo tramonto, specialmente con l’edizione davvero atipica e confusionaria del ’72, dove i big si alternano in varie e poche tappe, mentre giovani e gruppi non sono certamente il meglio della discografia di quel momento.
Dopo l’edizione precedente nella quale Radaelli aveva offerto al pubblico uno spettacolo che spaziava dal pop al folk, fino ai Led Zeppelin (con relativi, tumultuosi incidenti al Vigorelli di Milano), nel 1972 si torna alla formula classica. L’organizzatore però deve fare i conti con gli artisti big che non accettano la gara. I vari Morandi, Little Tony, Reitano, Rosanna Fratello, Don Backy, Iva Zanicchi, Lucio Dalla, Fausto Leali, Marcella, Bongusto, Claudio Villa e la nuova arrivata al successo Mia Martini, partecipano solo a qualche tappa; la maggior parte di loro addirittura solo ad una serata, come nome di richiamo. Oltretutto, si tratta per lo più di artisti in cerca di rilancio.
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