Da sempre accostati, per affinità storica e musicale, ai Beatles e ai Rolling Stones, quando non addirittura alle formazioni mod quali Who e Spencer Davis Group, i Kinks hanno in realtà in comune con tutte queste band solo l’eredità degli anni beat, anni nei quali la band si distinse per un sound vibrante segnato dai riff taglienti della chitarra di Dave Davies.
Tuttavia, a partire dagli anni dell’evoluzione e della maturazione definitiva, databili all’incirca attorno al 1965, il rock inglese fece le sue scelte. E se i Beatles ad un certo punto optarono per la psichedelia e gli Stones per il rock’n’roll puro e fine a se stesso, i Kinks decisero di dedicarsi ad un genere del tutto unico, un rock ricercato, marcatamente anglosassone nei temi e nelle atmosfere, agreste e primitivo nei colori e nelle situazioni ed arricchito da tematiche soventi tutt’altro che banali tratteggiate con rara poesia dalla penna di Ray Davies, artista in questo paragonabile a Pete Townshed (il quale ha dichiarato la sua ammirazione per il collega che è stato per lui fonte di ispirazione) o ai migliori esempi della scuola cantautoriale nostrana.
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