Quando le canzoni eliminate diventano grandi successi
Con l’undicesima edizione si conclude, dopo undici anni, la rassegna Un Disco per l’Estate. Questa del 1975 è in generale anche l’ultima “gara canora” importante rimasta che conserva qualche funzione promozionale nei confronti della vendita dei dischi dopo il negativo esito del Sanremo ’75 e la recente decisione
della Rai di sopprimere Canzonissima. Vince, insolitamente, un brano strumentale, Amore grande, amore libero eseguito da Il Guardiano del Faro.
Quarantotto canzoni al via, di cui l’esatta metà, ventiquattro accedono alla semifinale di Saint Vincent per poi selezionarne dodici attraverso una giuria composta da 500 giurati, differenti ogni sera, dislocati in tutta Italia e scelti a sorte tra gli abbonati Rai da un cervellone elettronico. Sette artisti in gara sono invitati invece direttamente dalla Rai che monopolizza la manifestazione radio-televisiva. I brani iniziano ad essere diffusi via radio a partire da domenica 13 aprile con appositi appuntamenti denominati Vetrina della canzone; questo per consentire agli ascoltatori e soprattutto agli eventuali giurati, una maggior conoscenza dei brani in gara. Le tre serate finali si svolgono nei giorni 12, 13 e 14 giugno a Saint Vincent condotte da Corrado e Gabriella Farinon.
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