Una edizione, quella del ’74 di Un Disco per l’Estate, che accusa un po’ di stanchezza dopo i fasti degli anni Sessanta. Vince Gianni Nazzaro con Questo sì che è amore ma chi vende più dischi è Drupi con Piccola e fragile. E le giurie non hanno riguardo per i grandi nomi: vengono addirittura esclusi dalla semifinale artisti quali Lucio Dalla, Roberto Vecchioni ed Enzo Jannacci, oltre all’esordiente Renato Zero alla sua prima manifestazione canora.
Ai nastri di partenza dell’edizione ’74 vi sono 54 canzoni. Venticinque le case discografiche che vi partecipano a gruppi di massimo quattro artisti, a seconda dell’importanza dell’etichetta. Chi ne beneficia maggiormente sono la Ariston, la Durium, la Emi, la RCA, la PhonoGram, la Rifi e la Ricordi. Otto tra gli artisti partecipanti sono invitati direttamente dalla Rai che gestisce la manifestazione. Oltre a tanti nomi noti, molti esordienti. Alcuni di essi figurano nella doppia veste di autori per sé stessi e autori per brani di altri interpreti, tra cui Roberto Vecchioni che oltre alla sua La farfalla giapponese ha composto per il gruppo degli Homo Sapiens, il brano Oh Marylou. Amedeo Minghi ha scritto Volo di rondine per i Vianella, Gian Pieretti Quando c’eri tu per Little Tony, Ricky Gianco Irené per Donatello e Cristiano Malgioglio all’interno della formazione Nuovo Sistema insieme a Italo Janne, i fratelli Tirelli e Roxy Robinson co-autore anche di Fai tornare il sole affidata alla Strana Società e Caro amore ciao per Rosanna Fratello.
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