Spesso relegati al ruolo, quasi da gruppo di spalla, di “band che ha dato il battesimo a tre dei più importanti chitarristi delle storia del rock”, ovvero Eric Clapton, Jeff Beck e Jimmy Page, gli Yardbirds rappresentano in verità una realtà assai più significativa nell’incredibile panorama degli anni ’60.
La loro musica beat si distaccò ben presto dagli stereotipi della canzonetta commerciale, (spesso imposta dai manager) per acquistare una forma caratteristica che vedeva l’uso frequente di effetti che, solo in un secondo momento divennero diffusi tra le altre band ma che all’epoca in cui gli Yardbirds li sperimentavano erano assolutamente innovativi, come il feedback e il fuzztone.
Il beat poi, tradizionale o freak che fosse, era solo una delle chiavi di lettura musicale a disposizione del gruppo che, non di rado, compiva escursioni nel rhythm’n’blues e perfino nel blues puro, fino a virare verso l’accattivante psichedelia che segnerà gli ultimi anni della loro carriera.
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